Contro il razzismo PSG e Basaksehir escono dal campo

La partita di ieri sera tra PSG e Basaksehir passerà alla storia nella lotta contro il razzismo nel calcio. 

Per la prima volta, durante una partita ufficiale della massima competizione per club, la UEFA Champions League, tutti i giocatori e dirigenti in campo e sulle tribune hanno scelto di dire no al razzismo. Hanno fermato la partita rifiutandosi di tornare in campo.
La vittima dell’episodio è stato Achille Weba, vice allenatore della squadra turca, ma anche i giocatori del PSG (Paris Saint Germain)hanno scelto di essere solidali al vice allenatore camerunense.
Non è un gesto scontato: ricordate che in Italia ogni caso di razzismo lascia spesso da solo/a la vittima ad affrontare l’offesa subita. Gli arbitri non fermano il gioco, i compagni non intervengono in modo compatto a difesa dell’offeso, i tifosi giustificano i loro comportamenti con lettere indirizzate alla vittima di razzismo.
Un anno di proteste Black Lives Matter ha finalmente diminuito il livello di tolleranza al razzismo dei giocatori al giusto limite: non può essere accettato e the show mustn’t go on.

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