Donne, la parità di genere è ancora lontana. Un nuovo progetto Balon Mundial per invertire la rotta.
La parità di genere è uno dei 17 Obiettivi Globali promossi dalle Nazioni Unite nell’ Agenda 2030 ed è un tema ancora molto discusso nello sport. Crediamo che il tempo sia maturo per poterci mettere le mani, e lavorare per un cambiamento anche nel mondo sportivo.
Lo sport è un ambito in cui la differenza di genere è ancora molto evidente e dove gli stereotipi sono più difficili a morire: “il rugby non è un sport per donne”, “vai a fare danza che è uno sport femminile”, solo per citare alcune frasi ricorrenti che a tutte e tutti è capitato di sentire.
E il calcio? Lo sport più praticato, lo sport che dà l’esempio anche agli altri sport, lo sport che può osare perché se lo può permettere è ancora uno spazio dove i valori in cui crediamo fanno fatica ad imporsi.
La situazione italiana del calcio femminile è sotto gli occhi di tutti: non esiste un professionismo femminile, nonostante alcuni tentativi di portare la tematica a galla, l’entusiasmo portato dai risultati positivi della Nazionale Italiana ai Mondiali di Francia 2019, ha evidenziato l’Italia come unica squadra tra le prime otto più forti nel mondo composta da atlete “dilettanti”.
In più: la percentuale di presenza femminile è drammaticamente bassa, dal calcio dilettante alle cabine di regia del calcio nazionale, dai ruoli educativi, a quelli dirigenziali e amministrativi.
I numeri parlano da soli:
– le dirigenti di società sportive sono il 15,4% (gli uomini l’84,6)
– le dirigenti federali il 12,4%
– le ufficiali di gara il 18,2%
( tratto da: i numeri dello sport 2017, CONI )
Esiste un problema culturale di partecipazione femminile che non riguarda solo la sport. Ma lo sport può fare molto per invertire la rotta.
La Coppa del Mondo delle Comunità Migranti, il torneo Balon Mundial esordì nel 2007 con solo squadre maschili. Nel corso degli anni, lo sport femminile è riuscito a farsi spazio, e dal 2010 il torneo ha anche la sua versione femminile nel consueto appuntamento estivo. Le squadre sono cambiate nel tempo, e alcune delle squadre femminili sono arrivate a mettere in campo tre generazioni facendo diventare la squadra una famiglia nel vero senso della parola!
Quest’anno grazie ad una collaborazione con un brand internazionale (che ancora non possiamo citare!) abbiamo creato un team di donne, educatrici, allenatrici e giocatrici con l’obiettivo di cambiare le regole del gioco, partendo dai campi e dal territorio torinese.
Durante la prima il team ha individuato alcune barriere che incontrano quotidianamente nel percorso sportivo:
- meno opportunità
- doppio sforzo per raggiungere stessi livelli maschili
- spazi e strutture scadenti (quello che non usano i maschi)
- trattamenti diversi da parte dell’impianto (tanto è la squadra femminile che si allena)
- meno credibilità come coach
- linguaggio da parte di allenatori maschi
- le società ti affidano i bambini da allenare perchè le donne hanno l’istinto materno
- stereotipi/pregiudizi
- mancanza di sponsor che porterebbe anche più motivazione
E proprio da qui vogliamo partire!
Creare più accessibilità allo sport, lottare contro stereotipi di genere, aumentare la consapevolezza che una società in cui le donne siano parte attiva e protagoniste delle attività e NON parte funzionale ai progetti, può davvero fare la differenza.
Il claim di Balon Mundial è metti in gioco le differenze, che racchiude uno dei valori del mondo dello sport: l’inclusione.
L’inclusione di genere a tutti i livelli, dal campo da gioco, alle panchine, allo staff tecnico, ed alle dirigenze porterà un cambiamento non solo nel mondo sportivo, ma anche nella nostra società. Gender equality vuol dire sviluppo personale, vuol dire crescita, vuol dire giustizia, vuol dire responsabilità e vuol dire onestà.
La gender equality non è una “questione” femminile, è una questione che ci riguarda tutte e tutti!
Hai a cuore la parità di genere nello sport?
Se pensi che sia arrivato il momento per mettersi in gioco, entra nel team!