Le rondini portano la primavera
Lo sapevano le nostre nonne e lo sappiamo ancora noi oggi quando dalle finestre della nostra città le vediamo arrivare vociando, alte sopra i tetti in una danza caotica e bellissima.
Ma da dove arriveranno mai le Rondini? In autunno, al primo gelo, le vediamo ben presto sparire, d’un colpo i cortili tornano silenziosi e vuoti. È cominciato un lungo viaggio, attraverso tutta l’Italia, il Mediterraneo e il Nord Africa, poi il Sahara, Mali, Senegal, Costa d’Avorio, Burkina Faso… fino ad arrivare in Nigeria. Lontane dalla neve e dal freddo torinese, le rondini cambiano le piume e dopo pochi mesi sono pronte a ripartire. E di nuovo in viaggio attraversano terre, mari, paesi e frontiere per venire a nidificare nelle nostre città, dove il caldo dell’estate le attende puntuale ogni anno.
Le rondini sono uccelli migranti. Ci parlano di una vita dura, in viaggio tra due continenti, della lotta continua per la sopravvivenza, della bellezza di appartenere a due luoghi diversi, della libertà di attraversare confini.
Le rondini portano la primavera. E non c’è muro che le possa fermare.
Testo e foto di Cecilia Morra, allenatrice squadra Casa Rondine