Il football3 ha cambiato il mio modo di rapportami a calcio e razzismo
Grazie al progetto “Dialect” promosso da Action Aid e StreetFootball World abbiamo esportato il football3 a Napoli.
Marzo, un po’ zona arancione un po’ zona rossa, impossibile uscire dalla Regione. E’ nata così la formazione a distanza di football3, una distanza non solo virtuale ma fisica perchè i nostri studenti e studentesse erano a Napoli.
La sede locale di Action Aid è infatti partner del progetto Dialect, un progetto Erasmus + che coinvolge organizzazioni di altri 4 paesi europei e che si propone di combattere le radicalizzazioni attraverso uno strumento a noi famigliare: il calcio.
Anche StreetFootballWorld è partner del progetto e oltre a proporre la metodologia del football3 ci ha candidati come ente formatore italiano per i giovani e le giovani coinvolte da Action Aid. Parte del progetto sarà infatti la creazione di sessioni di allenamento di football3 e l’organizzazione finale di un grande torneo.
Il nostro ruolo: formare i futuri football3 mediator e football3 trainer, in questo caso i giovani di Action Aid Napoli.
Tra gli altri, Sigh, diciassettenne di origine indiana ma cresciuto a Napoli, ci ha raccontato cosa ha imparato dalle sessioni formative.
Perché hai partecipato alla formazione?
Quando mi è stato detto per la prima volta di questo progetto ho subito pensato che fosse molto interessante. Sono un tipo molto curioso e mi piace scoprire cose nuove e quindi ho dato subito l’ok per partecipare.
Cosa hai scoperto che non sapevi?
Questo corso mi ha insegnato a interagire meglio con le persone adulte. Ma soprattutto ho scoperto che si può vedere il calcio da un’altra prospettiva rispetto a come la vediamo noi ragazzi, oppure noi amanti del calcio; ho imparato a vederlo come uno strumento per cambiare le cose, ma anche a vedere i rischi che ci sono nello sport e a come combatterli.
Dopo aver seguito il corso cambierai qualcosa della tua quotidianità o nel tuo lavoro?
Probabilmente cambierà il mio modo di pormi rispetto al razzismo nello sport. Proverò a dare una mano alle altre persone attraverso gli strumenti che abbiamo imparato a gestire e non semplicemente mettendomi in mezzo per evitare che succedano cose spiacevoli in una partita dal punto di vista del razzismo e della discriminazione.
Un grazie a Sigh e buona fortuna per la tua prossima prima conduzione da football3 Mediator!
Se anche voi vorreste imparare a usare il calcio per combattere il razzismo e imparare di più sul football3…
contatteci!