La Serie A raccontata da Balon Mundial: i messaggi diseducativi di Gattuso e Insigne.

Rispettare gli arbitri significa educare al rispetto

gattuso insigne arbitro

Una piena bocciatura per le dichiarazioni di Gennaro Gattuso e le parole di Lorenzo Insigne rivolte all’operato dell’arbitro Massa al termine di Inter – Napoli.

Un vaffa dopo un rigore ci può stare..un arbitro non può prendersela così” queste le parole di Gattuso per contestare l’espulsione di Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, reo di aver mandato a quel paese l’arbitro dopo aver assegnato un rigore contro la sua squadra.

Senza entrare nel tipo di ingiurie che Insigne ha rivolto all’arbitro crediamo che le parole di Gattuso siano estremamente diseducative. Lo ripetiamo da sempre: i calciatori professionisti sono dei modelli per tutti e tutte quindi l’eco delle parole di Gattuso rischiano di aver ancora maggiore impatto.

L’arbitro è il giudice della gara, colui o colei che ha il ruolo di far rispettare le regole. Può sbagliare, ma la sua decisione dovrebbe essere insindacabile. Proprio perchè “sbagliare è umano” i regolamenti prevedono che i capitani delle squadre possano appellarsi all’arbitro in caso di percepita ingiustizia e qui entra in gioco Insigne (anche lui con un comportamento diseducativo). Non per la protesta – se si pensa di subire una ingiustizia è doveroso farsi sentire – ma per i modi. In quanto capitano sarebbe l’unico autorizzato a dialogare con l’arbitro ma dovrebbe sempre farlo nel modo più rispettoso.

Proviamo a sostituire la figura dell’arbitro con quella dell’insegnante: sarebbe giusto se ogni volta che uno o una studente non fosse d’accordo con il professore se lo mandasse a quel paese?

Sono tante le situazioni che dal campo possono essere da esempio nella vita di tutti i giorni: il rispetto verso l’autorità, l’autocontrollo sotto stress, l’applicazione di una leadership positiva. Soft skills che come Balon Mundial alleniamo  con le squadre Senza Frontiere e Queens. 

 

 

Share This