Queens: dietro le quinte del calcio femminile di Balon Mundial

Sinergia, dialogo, condivisione: la squadra tutta al femminile delle Queens fa delle sue molteplici differenze la propria vera grande ricchezza -Mattia

Vi abbiamo sempre parlato delle Queens portandovi l’esperienza in prima persona delle giocatrici. (leggi l’intervista a Cristina QUI) In questo articolo invece verrete condott* in un viaggio dietro le quinte di questa squadra: incontrerete Elena (dirigente di Balon Mundial) che parlerà dapprima del progetto, della sua nascita e degli obiettivi; in seguito Margherita e Mattia che ci racconteranno cosa significa essere coach delle Queens.

 

the future is equal

“La squadra Queens è un progetto sportivo inclusivo, accessibile, che accoglie in campo ogni ragazza o donna che vuole imparare o giocare a calcio, crescere a livello personale, aumentare il proprio benessere psicofisico, fare nuove amicizie e lottare contro ogni forma di discriminazione.

Nato dalla volontà delle operatrici della Cooperativa Progetto Tenda di coinvolgere ragazze straniere all’interno dei loro servizi e con la finalità di partecipare al torneo estivo di Balon Mundial.

Come associazione Balon Mundial ci siamo proposti di collaborare insieme alla cooperativa e di seguire il gruppo sportivo offrendo un programma che duri tutto l’anno.

 

L’unicità del progetto è anche il lavoro dei e delle coach che attraverso gli allenamenti settimanali lavorano su più livelli, se da una parte migliorano le capacità tecniche di gioco delle ragazze, dall’altra inseriscono elementi durante gli allenamenti che aumentano le competenze trasversali delle ragazze, capacità come la fiducia in sè stesse, la capacità di prendere decisioni, l’adattabilità, tutte competenze utili e necessarie anche fuori dal campo.

Ogni anno raggiungiamo una quarantina di ragazze che provengono da una moltitudine di contesti culturali e sociali mettendo così insieme tante differenze ed esprimendone la sua ricchezza. Ogni ragazza ha la sua storia e il suo perchè nell’entrare in campo. Mi sono sentita arricchita delle loro storie che sono diventate anche le mie. Inoltre ho visto in ognuna delle partecipanti una luce nuova e grandissima voglia di mettersi in gioco!

Un’attenzione particolare va anche ai coach Margherita e Mattia e alla grande passione e motivazione che incanalano all’interno del progetto.” -Elena

the future is equal
the future is equal

Abbiamo chiesto a Mattia cosa volesse dire essere coach delle Queens:

“Essere coach delle queens significa utilizzare lo sport come strumento di inclusione sociale e  lavorare per valorizzare e migliorare le soft skills, competenze che servono non solo in campo, ma che ritroviamo nella vita di tutti i giorni.

Essere coach delle Queens significa accompagnare un gruppo di persone provenienti da paesi, culture e storie molto diverse tra loro. Alcune non hanno avuto un percorso di vita semplice, motivo per cui cerchiamo di coinvolgerle nel miglior modo possibile, con la giusta dose di sensibilità e cercando sempre di farle divertire.

La cosa che preferisco del mio lavoro da coach è sicuramente avere la possibilità di facilitare, insieme alle altre istruttrici mie compagne di viaggio, la costruzione di un gruppo coeso; A prescindere dalla loro esperienza col pallone, le ragazze capiscono che solo aiutandosi e andando avanti come gruppo sarà possibile valorizzare ogni individualità.

 

the future is equal

Per me è davvero gratificante vedere tutte le ragazze dare l’anima in campo e ascoltarmi, anche a prescindere dalle (a volte inevitabili) barriere linguistiche. Ma un gruppo forte e ben disposto supera facilmente anche quest’ostacolo: del resto le Queens lo stanno dimostrando in ogni allenamento e anche nelle partite ufficiali.

Sono convinto sia una delle esperienze più belle e importanti che ho affrontato finora e poi l’opportunità di conoscere ragazze con storie e percorsi diversi rappresenta una grande ricchezza: dal parlare individualmente o in gruppo delle varie paure, insicurezze, necessità; dialogare insieme su cosa è meglio per l’una piuttosto che per un’altra.­

Una delle principali sfide è sicuramente quella di sdoganare, una volta per tutte, il fatto che uno sport come il calcio non è solo “roba da e per uomini”… il calcio femminile, anche a prescindere dall’ottimo livello tecnico raggiunto (invito chiunque ad andare a vedere una partita, ne sarà piacevolmente sorpreso), rappresenta oggi un veicolo importante per tutte le donne che non hanno mai avuto la possibilità di esprimersi davvero e di mettersi in gioco.” -Mattia

Abbiamo chiesto a Margherita cosa renda il progetto Queens davvero unico:

Le ragazze. Provo a spiegarmi meglio. Essendo una squadra composta da ragazze sia italiane che straniere, in questi anni ho visto passare molte ragazze, ma la cosa che la rende speciale non è la loro provenienza ma la forza di volontà ognuna di loro ha messo nell’imparare uno sport nuovo e mettersi in gioco in continue sfide dagli allenamenti ai tornei o amichevoli.

the future is equal

Da coach trovo unico poter usare lo sport come metodo di inclusione, insegnare i valori positivi dello sport e qualcosa di nuovo alle ragazze. Poter vedere che dopo anni o anche solo mesi ci sono dei cambiamenti anche impercettibili per gli esterni ma importantissimi per noi Coach vale tutte le fatiche, gli sforzi e le corse all’ultimo minuto per arrivare in tempo agli allenamenti o partite.

La cosa più bella sono le emozioni che le ragazze ti danno ogni volta che ci si vede.
Vedere che questa squadra da la possibilità a tante ragazze di trovare uno spazio libero e sicuro dove potersi sentire accolte, lasciarsi andare e mettersi in gioco, questa è la parte più importante del mio lavoro.

All’inizio non è stato facile mettere insieme persone con background diversi, culture diverse ed esperienze di vita totalmente differenti. Questo però è il bello dello sport che unisce indifferentemente da chi sei, che cosa hai fatto prima di arrivare lì.

Lo spirito della squadra delle Queens è questo, unire e giocare insieme per arrivare ad obiettivi più alti che vincere delle semplici partite.

Se anche voi vorreste giocare con le Queens…qui trovate maggiori informazioni!

Se invece vorreste diventare educatori sportivi con Balon Mundial potete partecipare ai corsi SELFIE, candidarvi al Servizio Civile o semplicemente scriverci a info@balonundial.it

 

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