Corsari Senza Frontiere, la squadra di dell’A.S.D. Balon Mundial rappresentativa del progetto Senza frontiera Football Club che portiamo avanti da 3 anni.
La squadra nasce dall’uniione dei giocatori che facevano parte delle squadre Cuori d’Aquila – F.C. Partizan Corsari Liumin 流民 – C.A. Partizan Corsari Liumin 流民, giocatori provenienti dai quattro continenti che da qualche anno annovera tra le proprie fila studenti erasmus giapponesi che scoprono la realtà dei richiedenti asilo europei condividendo lo spogliatoio.
I Corsari senza Frontiere ieri hanno giocato la prima partita al campionato UISP con 11 squadre da 4 continenti e soprattutto tanta voglia di calcio che racconta una società che cambia.
Ci sono le grandi favorite, Phoenix Romania e Survivor, le due squadre che da anni si contendono il campionato di Torino, quello piemontese e le finali nazionali, alto tasso tecnico e, per i Survivor, uno dei progetti di inclusione sociale e inserimento lavorativo più innovativi d’Italia; ci sono le squadre sudamericane, Señor De Luren dal Perù (ma anche Ecuador e Venezuela) e Bolivia, con il classico calcio palleggiato e il post partita con musica e cibo preparato dai dirigenti; c’è Homa, squadra dei giovani Iraniani di Torino, capaci in soli due anni anche di creare anche una rappresentativa di calcio a 5 femminile; c’è Ormai Ci Siamo, squadra di giovani richiedenti asilo di origine maliana, auto organizzata e con nome ironicamente in contrasto con il classico “mandateli a casa/aiutiamoli a casa loro”; c’è la squadra debuttante, Africhieri, che raccoglie giovani africani di prima e seconda generazione del chierese; ci sono le squadre legate al quartiere di Barriera di Milano come il Paco Rigore (non a caso anagramma di Regio Parco) maglie e spirito ispirati all’Athletic Bilbao e porte aperte sempre ai nuovi cittadini, il Centrocampo, società storica (since 1978) che dall’anno scorso ha scelto di ospitare nuovamente nel catino senza barriere di Via Petrella le squadre UISP con una squadra aperta a tutti e i Filadelfia Moncalieri, guidati da Mister Flavio, dirigente della vecchia guardia (da più di vent’anni sulle panchine UISP) e selezionatore anche della rappresentativa.
Un mix di giocatori, alcuni di grande talento o con un passato sportivo importante, cittadini che, anche attraverso lo sport, scelgono di ricordare che una società senza discriminazioni è possibile. Giocare a calcio è una passione e noi abbiamo scelto di partecipare al campionato UISP perché nella tessera dei 70 anni di UISP c’è scritto “L’uguaglianza è in gioco”, perché sceglie l’accoglienza come tema per celebrare le proprie radici. I soci fondatori della UISP erano partigiani, giovani e adulti, donne e uomini che vissero le leggi razziali, le deportazioni e le brutalità del fascismo. A distanza di 70 anni sono i diritti e la lotta al razzismo i temi da difendere ancora una volta attraverso lo sport.
Tommaso Pozzato